Se hai deciso di vendere un immobile, molto probabilmente ti starai chiedendo quali siano le spese notarili in caso di vendita casa.
Più in generale, sarai senz’altro interessato a conoscere tutte le eventuali spese che possono risultare a carico del venditore.
Con questo articolo cercheremo di fare chiarezza su cosa si paga quando si vende una casa, quanto può costare un notaio e quando, eventualmente, tale costo è a carico del venditore.
Per qualsiasi altra informazione o chiarimento dovesse occorrerti, non esitare a compilare l’apposito form che abbiamo predisposto. In questo modo, ci sarà possibile offrirti ulteriore assistenza, senza alcun impegno.
Indice degli argomenti
Cosa si paga quando si vende una casa?
In caso di compravendita di una casa, ci sono solitamente dei costi da sostenere.
Ad esempio, tutte le spese legate alla registrazione degli atti e ai servizi offerti da un notaio.
In linea di massima, va detto che di solito le spese notarili sono a carico dell’acquirente (che peraltro può scegliere il notaio). Esse sono:
- imposte catastale ed ipotecaria (50 euro ciascuna)
- imposta di registro, pari al 9% del valore catastale dell’immobile
- imposta sul valore aggiunto (4% se si tratta di prima casa, 22% per gli immobili considerati di lusso)
Alle varie tasse, occorre aggiungere il compenso spettante al notaio stesso. Anche in questo caso, nella maggior parte dei casi, il pagamento delle spese notarili vendita casa è a carico di chi compra.
Tuttavia, nulla vieta che si possano anche prendere accordi diversi. Le spese possono essere ripartite tra acquirente e venditore, o addirittura tutte addebitate a quest’ultimo.
Nel caso in cui l’acquirente non dovesse pagare ciò che gli spetta, tasse ed anche compenso al notaio, questi può comunque rivalersi sul venditore.
La vendita viene comunque ritenuta valida, ma il notaio potrebbe esigere dal venditore il pagamento di quanto non pagato dall’acquirente. Infatti, la legge ritiene entrambe le parti responsabili.
Il venditore è sempre tenuto, invece, ad accollarsi alcune altre spese. Parliamo di quelle inerenti sanatorie, aggiornamenti di planimetrie, di dati catastali, certificazioni varie, dichiarazioni di successione o trascrizioni di eredità non effettuate in precedenza, ecc.
Se si genera una plusvalenza?
C’è un’altra spesa importante che può essere o meno a carico del venditore, vale a dire quella legata ad un’eventuale plusvalenza.
La plusvalenza si ha quando la vendita di un immobile genera un’entrata superiore rispetto al prezzo pagato per l’acquisto del medesimo immobile.
Questo elemento, però, diventa rilevante a seconda di quando è stata acquistata la casa. Se quest’ultima è stata comprata da più di 5 anni, nel momento stesso in cui il proprietario la rivende, non deve pagare nulla sull’eventuale plusvalenza.
Se, invece, si tratta di una casa acquistata da meno di 5 anni, e la cui vendita genera una plusvalenza, allora il venditore è tenuto al pagamento di una tassa. Può trattarsi di una tassazione ordinaria Irpef, in base alle aliquote di riferimento, oppure di una tassazione separata con aliquota fissa.
Per tale motivo, prima di vendere un immobile, è sempre bene appurare la data esatta di acquisto. Se la vendita non è così urgente da fare, e se i 5 anni sono ormai quasi trascorsi, conviene aspettare un pochino. In questo modo, si può evitare il pagamento di un bel po’ di tasse.
Chi vende casa cosa paga, quindi? A volte le tasse di cui abbiamo parlato, altre volte nulla.
Vendite di immobili ottenuti a seguito di donazione, successione o cessione oppure tutte le volte che l’immobile è stato utilizzato come abitazione principale… Ecco, questi sono tutti casi nei quali il discorso della plusvalenza viene meno, quindi le spese vendita immobile sono pari a zero.
Se desideri approfondire l’argomento tasse e costi vari, ti suggeriamo di leggere: costo passaggio di proprietà casa e la tassazione per la vendita di un immobile
Quanto costa il notaio per la vendita di una casa
Abbiamo detto che le spese notarili, di solito, sono a carico dell’acquirente, ma anche che esistono casi in cui può essere chiamato in causa il venditore.
Dunque, è bene farsi comunque un’idea dell’ammontare di queste spese.
Fino ad alcuni anni fa, esisteva un decreto che imponeva delle tariffe minime e massime per quanto concerne i notai. Oggi, invece, si tratta di liberi professionisti liberi di decidere senza vincoli l’ammontare delle proprie parcelle.
Tanto per iniziare, si possono riscontrare delle differenze a seconda delle zone d’Italia e della tipologia di città (grande capoluogo? piccolo paesino di provincia?) Le tariffe possono cambiare molto anche in base alla reputazione e all’esperienza. Un notaio con uno studio avviato e che vanta generazioni di professionisti alle sue spalle, potrà senz’altro permettersi di chiedere onorari più alti rispetto ad un notaio alle prime armi e senza predecessori già affermati nel settore.
Detto questo, la tariffa notarile compravendita immobili può variare anche in base alle ricerche che eventualmente è stato necessario effettuare, e quindi al tempo dedicato per la pratica, nonché a seconda del fatto che si tratti o meno di prima casa.
Il costo rogito prima casa, ad esempio, gode di alcune agevolazioni a livello di tasse, per cui la parcella del notaio può risultare più bassa rispetto alla compravendita di una seconda casa.
L’onorario notaio vero e proprio può oscillare, indicativamente, tra i 1500 e i 2000 euro, cui si aggiungono poi tutte le imposte di cui abbiamo parlato, estremamente variabili a seconda dei casi.
E’ sempre consigliabile, prima di scegliere un notaio, farsi fare un preventivo chiaro e dettagliato, per non andare incontro a spiacevoli sorprese.
E’ altrettanto importante, in ogni caso, affidarsi a notai che non siano soltanto adeguati dal punto di vista dei compensi richiesti, ma che offrano anche certezze e garanzie a livello di competenze e serietà.
Un lavoro svolto bene può anche valere qualche euro in più di spesa notarile, perché difficilmente potranno emergere errori tali da permettere che l’atto possa, ad esempio, essere impugnato dalla parte contraente per qualsivoglia motivo.
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Quando il venditore paga il notaio?
Ricapitolando, abbiamo visto che il venditore, di solito, è tenuto al pagamento di poche cose in sede di rogito notarile.
Anche le spese notarili per la vendita della casa, abitualmente, competono a chi compra, e non a chi vende. Tuttavia, lo abbiamo detto, esistono delle possibili eccezioni.
Intanto, se gli accordi presi sono diversi da ciò che avviene normalmente. E poi, comunque, il venditore può essere tenuto al pagamento del notaio se per caso l’acquirente risulta insolvente da questo punto di vista.
Va ricordato che il ruolo del notaio è di fondamentale importanza. Egli, infatti, non solo certifica che il venditore sia l’effettivo proprietario dell’immobile, ma garantisce anche lo stato giuridico della casa e offre all’acquirente e alla banca (in caso di mutuo) le dovute garanzie in merito all’assenza di ipoteche, ecc.
Proprio a proposito di mutuo, è obbligatorio che, essendo un atto pubblico, venga sottoscritto in presenza di un notaio.
La firma del notaio, inoltre, conferisce titolo esecutivo all’atto di mutuo e questo va a tutelare il creditore in caso di inadempienza da parte del debitore.
E’ molto importante, infine, anche la sua funzione dal punto di vista legale, in caso di contenziosi tra banca e cliente o comunque per qualsiasi altra evenienza. La figura del notaio serve, in sintesi, a tutelare i diritti di chi vende e di chi compra, e dunque riveste un ruolo delicato ed importante.
Già a partire dal momento del preliminare, la funzione del notaio è imprescindibile. Per saperne di più, leggi trascrizione preliminare di vendita
Ma alla fine, in sostanza, chi paga il rogito? Le spese notarili in caso di vendita casa, a carico di chi sono? Di solito, spettano all’acquirente, come abbiamo visto, ma anche chi vende casa paga il notaio in alcune circostanze. Questo è un aspetto utile da sapere.
Per saperne di più, in generale, sulle tematiche che riguardano le vendite di immobili, ti suggeriamo di leggere qui: vendere casa e detrazione spese agenzia immobiliare
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