Quali sono gli attuali incentivi statali offerti dal Governo dedicata alla casa e alla sua ristrutturazione? In questo articolo-intervista della nostra rubrica “Voce agli Esperti” intervisteremo il Geometra Alberto Rigon per una panoramica su quali sono gli sgravi a cui si può accedere per sistemare il proprio immobile e di conseguenza aumentarne il valore!
Qualcosa non vi è ancora chiaro o volete maggiori informazioni in merito a qualche bonus? Nessun problema, compilate il seguente form e il team dei Mentori di Inpoi vi ricontatterà gratuitamente per aiutarvi a fare la scelta giusta.
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Di cosa si occupa principalmente il vostro studio?
Il nostro studio si occupa di edilizia in maniera completa. Siamo uno studio di progettazione che non si limita a redigere pratiche comunali, ma grazie al nostro team interno e di collaboratori esterni offriamo assistenza totale a chi entra nel mondo dell’edilizia.
Per poter dare questo tipo di servizio ci aggiorniamo continuamente attraverso corsi specialistici di formazione sia teorica che sul campo e selezioniamo attentamente tutti i nostri collaboratori.
Veniamo ora al succo di questa intervista.
Quali sono gli incentivi principali che interessano la casa ai quale si può accedere durante quest’anno?
Gli incentivi principali sono: il bonus 110% suddiviso in ecobonus 110% (che riguarda il risparmio energetico) e il sisma bonus 110% (per quanto riguarda il miglioramento per la sicurezza antisismica dei fabbricati).
Oltre a questi due principali bonus rimangono comunque presenti e validi di attenzione il bonus 65 e 50% per il risparmio energetico (come ad esempio il cambio dei serramenti e la sostituzione della caldaia).
Sempre al 50% rimangono i bonus che hanno a che fare con la ristrutturazione della casa, questi, al contrario degli altri bonus appena elencati non hanno l’obbligo di comunicazione all’ENEA.
Per tutti questi bonus è ovviamente possibile la Cessione del Credito, ovvero si può vendere il proprio credito alle banche (con un rientro immediato della spesa).
Andiamo nel dettaglio di questi incentivi statali e bonus
Il bonus mobili è sempre al 50% ma è stato innalzato il tetto massimo di spesa a 16.000 euro ma non vi può essere la cessione del credito e dev’essere portato in detrazione fiscale con un rientro di 10 anni.
Quello sicurezza invece ha a che fare con tutto quello che concerne la sicurezza della casa come l’installazione di antifurti, inferriate e porte blindate.
C’è anche un bonus detto idrico che nteressa principalmente quelle situazioni in cui non si vuole fare un intervento troppo massiccio e strutturale alla propria abitazione; è quindi utile per chi intende procedere a piccole ristrutturazioni all’interno della propria abitazione come appunto il bagno.
Anche in questo caso però per accedere all’incentivo statale non bisogna voler ristrutturare tutto il bagno ma solamente quello che concerne rubinetti, tavolozze del gabinetto (e vaschetta), doccino per miscielare l’acqua e l’aria. Per questo bonus il tetto massimo di spesa è 1000 euro.
Arriviamo ora al bonus dedicato agli affitti, si può richiedere la riduzione del canune dell’affitto alleggerendo la mensilità all’inquilino ma allo stesso tempo il locatore può avere uno sgravo fiscale annuale sulle tasse dell’immobile.
Non tirare a indovinare
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Quali sono i limiti e le scadenze per richiedere gli incentivi statali?
Per il bonus 110% Per le case unifamiliari e funzionalmente indipendenti la scadenza è il 30 giugno 2022.
Per i condomini invece se entro il 30 giugno 2022 hanno completato almeno il 60% dell’intervento totale la scadenza è prorogata al 31 dicembre del 2022.
Questi incentivi statali sono davvero utili? Vale la pena iniziare l’iter burocratico per poter usufruire di questi bonus?
Assolutamente sì ne vale la pena purché si rispettino scadenze e pratiche necessarie per potervi accedere.
Questa pioggia di incentivi è comunque davvero utile perché permette di ristrutturare completamente la propria casa con una modica spesa, migliorandola in diversi ambiti (energetico, sicurezza, sismico, etc.).
La paura di molti è di non ricevere i contributi dai vari istituti interessanti (Stato compreso) nel processo, tuttavia se le pratiche vengono eseguite correttamente con tutta la documentazione necessaria, gli incentivi verranno accreditati, come è sempre avvenuto per le altre detrazioni fiscali utilizzate ormai da diversi anni.
L’importante è affidarsi a professionisti del settore che possano seguire ogni pratica nel dettaglio evitando di incappare in errori che comunque potrebbero compromettere la buona riuscita del processo.
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