Vendere una casa, indipendentemente da quello che può essere il motivo che ci spinge verso tale decisione, non è quasi mai una cosa semplice.
Quando si decide, però, può capitare di voler concludere la compravendita in tempi brevi, lasciandosi un pochino travolgere da certi aspetti sicuramente importanti ma che non devono farci trascurare ciò che sta alla base: disporre di tutti i documenti per vendere casa, senza i quali non si potrebbe comunque procedere, anche se trovassimo immediatamente un possibile acquirente.
Vediamo insieme, dunque, come fare e quali sono i documenti necessari per la vendita dell’immobile.
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Dunque, cosa serve per vendere casa? Oltre ai documenti riguardanti il venditore, che deve essere chiaramente il proprietario effettivo della casa, è necessario raccogliere anche tutta una serie di documenti necessari per vendere casa riguardanti in modo specifico l’immobile.
I documenti obbligatori per vendere una casa sono:
Se si tratta di una casa con giardino, è bene ricordarsi che ci sono altri due documenti molto importanti che devono essere presentati:
La documentazione relativa all’immobile non sempre è semplice e veloce da reperire, dunque è bene organizzarsi per tempo se non ci si vuole ritrovare ad avere intoppi quando si è magari già in fase di trattativa con un potenziale acquirente.
Vediamo adesso più nel dettaglio cosa sono, a cosa servono e come procurarsi i documenti per la compravendita di una casa.
Tra i documenti indispensabili per vendere casa non abbiamo ancora, volutamente, citato l’Attestato di Prestazione Energetica, detto APE, proprio perché merita un discorso a parte.
Si tratta, infatti, di un documento imprescindibile e che deve essere disponibile fin da subito, non appena si decide di vendere una casa. Senza certificato è impossibile fare una valutazione dell’immobile, non è neppure consentito fare pubblicità, né ovviamente si può anche solo lontanamente pensare di poter arrivare al momento del rogito senza averlo.
A cosa serve l’APE e quali sono i documenti necessari per arrivare alla stesura di tale documento?
L’Attestato di Prestazione Energetica, lo dice il termine stesso, serve a stabilire la classe energetica e l’indice di prestazione energetica di un immobile. Sono dati importanti, questi, perché inquadrano quelli che saranno verosimilmente i consumi di quell’abitazione. La documentazione che occorre per arrivare alla stesura dell’APE è la seguente:
Un tecnico specializzato, in qualità di certificatore, dovrà raccogliere tutta la documentazione ed effettuare un sopralluogo per verificare di persona le caratteristiche della casa che si desidera vendere. In questo modo, potrà ad esempio accertare le caratteristiche di muri, pavimenti, infissi, ecc. Tutte cose importantissime ai fini della stesura di tale attestato.
Le classi previste per quanto concerne la prestazione energetica sono dieci, e si va dal massimo dell’efficienza (A4) fino al minimo previsto (G).
Fino a qualche anno fa (giugno 2013), al posto dell’APE c’era l’ACE (Attestato Certificazione Energetica): quest’ultimo ha comunque una validità di 10 anni, a meno che non siano state apportate modifiche significative nel frattempo.
La visura catastale è un documento necessario per identificare inequivocabilmente l’immobile. Al suo interno sono definite: la classe, la categoria, la rendita dell’edificio, ecc … oltre ad essere fornite tutte le informazioni su chi vanta diritti reali sulla casa stessa (proprietario).
E’ necessario verificare che la visura catastale sia aggiornata nei registri catastali, perché potrebbe anche non esserlo e, in quel caso, occorre chiedere una visura ipotecaria in conservazione.
La planimetria catastale, invece, non è altro che la piantina della casa, ovvero il disegno tecnico da cui risultano le misure dell’immobile, i contorni, la suddivisione e la destinazione dei locali interni, i dati metrici e altre informazioni sull’edificio.
Per ottenere sia la visura che la planimetria catastale è sufficiente che i titolari dei diritti sull’immobile, o i loro delegati, presentino una richiesta al catasto.
Il titolo edificatorio abilitativo è un documento che riguarda la licenza edilizia, il permesso di costruire e molti altri aspetti legati all’urbanistica.
Per titoli abilitativi si intendono le pratiche amministrative necessarie per l’esecuzione di qualunque tipo di intervento su qualunque tipo di edificio. Quelli attualmente necessarie per la normativa vigente sono:
Il certificato di destinazione urbanistica (CDU) è un documento che riepiloga i dati importanti relativi a una proprietà che prevede la presenza di un terreno.
Il CDU è necessario solo nel caso di compravendite immobiliari con terreni superiori ai 5000 mq. Può essere richiesto all’ufficio comunale dell’area in cui è ubicato l’immobile.
Si tratta di un documento necessario per certificare che l’immobile risponda a determinati requisiti di sicurezza, igiene, salubrità, ecc…
La certificazione di agibilità viene rilasciata dal Comune, previa richiesta, entro 15 giorni dalla fine dei lavori di costruzione o ristrutturazione dell’immobile, una volta appurato che siano soddisfatti i requisiti urbanistici.
L’ atto di provenienza (atto notarile di compravendita, di donazione, successione, ecc.) è il documento che comprova la modalità attraverso la quale si è entrati in possesso dell’immobile e riporta i nomi del proprietario o dei proprietari della casa.
Per richiedere una copia autenticata dell’atto di provenienza di un immobile è possibile rivolgersi allo studio notarile che ha stipulato il passaggio di proprietà. O, nel caso non fosse più in attività, inoltrare una richiesta all’Archivio distrettuale notarile o alla Conservatoria dei Pubblici Registri Immobiliari.
Nel caso in cui l’immobile in vendita facesse parte di un complesso condominiale, per la compravendita della casa è necessario procurarsi la documentazione relativa alle norme e alle spese condominiali.
Sia il regolamento di condominio che la dichiarazione di regolare pagamento delle spese condominiali possono essere richiesti all’amministratore.
Entrambi i documenti fanno parte di quella che viene definita “liberatoria condominiale”, ossia un documento scritto dall’amministratore, con il quale si attestano debiti e crediti del condomino richiedente per l’anno in corso e per i dodici mesi precedenti. Questa attestazione deve contenere anche indicazioni relative alle eventuali liti pendenti o in corso di giudizio.
Nel caso in cui l’immobile fosse già locato, tra i documenti per la vendita della casa deve essere compreso anche il contratto di locazione, che indica il tipo di affitto, la data di scadenza e la tempistica per il rinnovo.
La dichiarazione di conformità degli impianti è il documento che rilascia l’impresa abilitata dopo avere installato o modificato l’impianto. Si tratta di un documento molto importante per tutelare il committente ed è necessario nel caso in cui si voglia vendere casa.
Il libretto della caldaia è un documento obbligatorio per tutti gli impianti con potenza inferiore a 35 kW. Deve essere conservato e presentato in caso di controllo.
Se la casa che si vuole vendere è già gravata da un mutuo, sarà necessario presentare una copia del contratto di mutuo prima di procedere con il passaggio di proprietà.
Se il venditore corrisponde ad una società, come nel caso della vendita diretta da parte di un’agenzia immobiliare, per vendere casa è necessario presentare la visura camerale.
La visura camerale è un documento che fornisce informazioni su qualunque impresa italiana, come: dati anagrafici, partita IVA, data di costituzione, natura giuridica, codice REA, e-mail certificata, stato dell’attività, capitale sociale, ecc…
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La primissima cosa che il venditore dovrebbe fare è sincerarsi di disporre dei seguenti documenti personali:
Una volta appurato di possedere regolarmente tutta questa documentazione, allora si può procedere pensando a quali sono tutti gli altri documenti necessari per poter vendere casa.
Oltre a quelli già analizzati, ci sono altri documenti per il rogito che è necessario procurarsi prima della data fissata per formalizzare la compravendita di fronte al notaio.
In particolare:
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Ora che conosci tutti i documenti per vendere casa, va detto che il venditore è sempre assolutamente libero di scegliere se tentare di vendere casa privatamente, semplicemente tramite inserzioni, annunci sul web e affidandosi al semplice passaparola, o se invece sia preferibile rivolgersi ad un’agenzia immobiliare o, comunque, ad un consulente del settore.
I documenti per vendere casa da privato non variano rispetto a quando ci si affida a un’agenzia, anche se in quest’ultimo caso, a fronte ovviamente del pagamento di un compenso, si avrà di certo un’assistenza maggiore anche per quanto concerne la preparazione di tutta la documentazione occorrente. Potrebbe dunque rivelarsi una soluzione vincente e semplificare, di molto, le cose.
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