Cos’è una proptech? Se te lo stai domandando è perché, in un modo o nell’altro, ne hai sentito parlare anche tu: non c’è niente di strano, visto che la parola PropTech è ormai sulla bocca di tutti – o almeno di chi bazzica il settore immobiliare.
Prima di rispondere a questa domanda però, per sgombrare il tavolo della discussione da elementi che potrebbero solo a confondere le idee, credo sia il caso di stabilire, innanzitutto:
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Indice degli argomenti
Cosa non è una PropTech
Non tutte le realtà che operano nel settore immobiliare servendosi della tecnologia sono proptech.
Un’agenzia immobiliare il cui approccio tecnologico si esaurisce in un form per ricevere una valutazione, acquisire contatti e poi mandare i propri agenti sul posto, non è una proptech.
Una società di investimenti immobiliari che acquista, ristruttura e poi rivende immobili basando le sue decisioni sull’esperienza umana del team, non è una proptech.
Un’agenzia immobiliare che porta il suo pricing verso lo zero grazie al digitale, ma non offre servizi digitali, non è una proptech.
Cosa significa PropTech?
Il termine proptech deriva dall’unione delle parole property (proprietà) e technology (tecnologia).
Indica l’applicazione delle information technologies e della tecnologia delle piattaforme online (tech) al mondo del real estate, cioè della proprietà immobiliare (prop): per questo viene anche chiamata real estate technology.
Tra le aree di attività delle proptech troviamo:
- Affitto e acquisto di immobili online;
- raccolta, gestione e analisi dei Big Data per il settore immobiliare;
- software di gestione degli immobili per professionisti del settore immobiliare;
- sviluppo e applicazione di nuove tecnologie (es. realtà virtuale) per permettere di visitare immobili con tour 3D e di comprare o affittare anche a distanza
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Vendere casa: perché affidarsi a una PropTech?
La vendita di una casa presenta moltissime variabili di cui occorre tenere conto. La sola valutazione dell’immobile, alla base dell’intero processo, si effettua prendendo in considerazione una grandissima quantità di fattori oggettivi, ma che non sono misurabili con esattezza senza ricorrere alle moderne tecnologie.
Un algoritmo di valutazione immobiliare online (come ad esempio quello sviluppato da Inpoi) è in grado di incrociare in tempo reale dati sulla domanda, l’offerta, la valutazione di immobili con caratteristiche simili a quello da valutare nella zona di interesse con un margine di errore minimo – e che si raffina ulteriormente nel tempo.
Prima dell’avvento delle proptech, le agenzie tradizionali basavano le proprie valutazioni e decisioni solo su processi analogici e dati dell’esperienza – con un margine di errore anche importante.
Una proptech invece sfrutta processi digitali e prende decisioni supportate da big data e algoritmi in modo da offrire al cliente un servizio più trasparente, più performante e più vantaggioso.
Le proptech inoltre si avvalgono di sistemi di gestione dell’immobile nativi digitali: ciò semplifica l’interazione tra intermediario e cliente, garantendo una certa libertà al primo e un buon livello di controllo al secondo.
Locazione: se la PropTech reinventa anche l'affitto
Le proptech stanno facendo la differenza anche nel ramo delle locazioni, mettendo d’accordo domanda e offerta con una rapidità e una precisione sconosciute fino a pochi anni fa.
Una parola? AirBnb. Si tratta dell’esempio più eclatante di quanto la nascita di una singola proptech possa cambiare le carte in tavola.
D’altra parte, i dati confermano la crescita della richiesta di locazioni rispetto a quello della vendita di immobili: questo fenomeno è da attribuire al contraccolpo della crisi che ha sconvolto il settore immobiliare nel decennio appena trascorso e al cambiamento di abitudini da parte dei consumatori.
Se prima la casa era infatti un bene su cui investire – in Italia soprattutto il mattone è sempre stato una forma di risparmio – le ultime generazioni tendono a privilegiare l’uso dell’immobile rispetto alla proprietà, quindi la locazione rispetto all’acquisto: Millennials e Generazione Z preferiscono senza dubbio sharing.
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Property Technologies in Italia
Mentre in Italia gli operatori del settore immobiliari continuano a discutere dell’utilità degli Mls e del monopolio dei portali immobiliari, negli Stati Uniti le proptech immobiliari riempiono le casse per creare il futuro di domani.
Fino a due anni fa non si parlava ancora di Proptech, anche se esistevano già delle startup immobiliari decise a rivoluzionare il mercato.
Dopo Airbnb, le prime proptech sono arrivate nel nostro paese solo quest’anno, con società come Walliance, Housers, AgentPricing e Inpoi, suscitando l’interesse di un pubblico che potrà essere sempre più ampio se la qualità e affidabilità dei servizi saranno confermati.
Conseguenze delle PropTech per i professionisti del settore immobiliare
è facile immaginare come un simile modello stia impattando sui professionisti che operano nel settore immobiliare. Di questi, i più interessati dal fenomeno sono certamente gli agenti immobiliari.
Per questa categoria di professionisti però, le tecnologie e metodiche su cui le Proptech si fondano non sono necessariamente una minaccia, anzi: per coloro che ne intuiscono il potenziale sono un’opportunità da cogliere al volo.
Sono moltissimi infatti gli aspetti e i processi nel real estate che possono essere semplificati o integrati dalle nuove tecnologie – dalla valutazione degli immobili, alla creazione di report in pochi click, a strumenti che consentano agli agenti di entrare in contatto con nuovi possibili clienti e rimanere in contatto con loro.
La rivoluzione tecnologica nel settore immobiliare
Nonostante se ne parli solo qualche anno quindi, è facile comprendere come l’avvento delle proptech abbia già stravolto il paradigma alla base del processo di vendita/acquisto o locazione di un immobile e stia cambiando per sempre il mestiere dell’agente immobiliare.
Questo tipo di startup innovative va a riempire il vuoto che si è aperto nel settore real estate con l’avvento del digitale: tutti i mercati più importanti oggi viaggiano seguendo i ritmi delle nuove tecnologie, per il settore immobiliare era solo questione di tempo.
Come tutti i grandi cambiamenti, danneggerà chi non saprà adattarsi.
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