Potenziali acquirenti e potenziali venditori si chiedono quale possa essere l’andamento dei prezzi delle case in vendita.
Quale sarà l’andamento previsto per il 2023? Sarà conveniente acquistare? E vendere, invece?
Va detto, intanto, che il 2022 è stato un buon anno per il settore immobiliare, dal momento che ha fatto registrare un aumento delle compravendite del 10% circa rispetto al 2021.
Tutti sappiamo bene, però, quanto sia difficile il momento che stiamo attraversando, sotto tanti punti di vista. Ci siamo – si spera – lasciati alle spalle l’emergenza sanitaria dovuta al Covid, ma permangono molti altri problemi.
Il conflitto in Ucraina, l’inflazione, il caro energia, la difficoltà di accesso al credito: sono soltanto alcuni degli aspetti che potrebbero incidere negativamente sull’andamento del mercato.
Vediamo, quindi, cosa potrebbe accadere nel corso di questo 2023. Una leggera flessione del volume di vendite, ma con prezzi abbastanza stabili? Oppure cos’altro?
Il mercato immobiliare mostra un po’ di incertezza, cerchiamo di fare il punto della situazione rispetto ai primi tre mesi dell’anno, ipotizzando quale potrebbe essere l’andamento dei prezzi delle case in vendita anche in quelli successivi.
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La situazione immobiliare prevista per il 2023
Dopo il boom di compravendite che c’è stato subito dopo il periodo pandemico, il 2023 è iniziato con un aumento dei prezzi delle case. Aumento che, stando alle previsioni degli esperti, potrebbe portare ad un calo nelle compravendite immobiliari.
L’aumento dei tassi di interesse sui mutui non sarà certamente d’aiuto, in tal senso. Qualora dovesse aumentare ulteriormente l’inflazione, la BCE potrebbe innalzare ancora i tassi e questo creerebbe un calo ancora più consistente della domanda d’acquisto.
Anche i tempi medi di vendita, che rispetto al 2021 erano un po’ calati, rischiano di allungarsi nuovamente.
Complessivamente, Nomisma prevede che nel 2023 le compravendite immobiliari potrebbero calare del 14% circa.
Le nuove erogazioni di mutui, invece, potrebbero diminuire addirittura del 18%. Questo provocherebbe una maggiore difficoltà di accesso al credito, con conseguente riduzione della domanda di acquisto.
Nonostante questo, va anche detto che sul mercato risulta esserci una certa scarsità di immobili disponibili. Questo scenario potrebbe dipendere dalle buone vendite degli ultimissimi anni, ma forse anche da altre motivazioni.
E’ possibile, infatti, che molti proprietari, al momento, preferiscano tenere per sé eventuali case, piuttosto che metterle in vendita. Il timore, per loro, è che il ricavato venga poi svalutato a causa dell’eccessiva inflazione.
In Italia i redditi sono stazionari, e quindi si fatica molto ad affrontare i rincari di tutto. Compresi, appunto, l’aumento dell’inflazione e dei tassi di interesse dei mutui.
Tuttavia, si prevede che i prezzi delle case non diminuiranno. Potrebbero rimanere più o meno invariati, se non addirittura in leggero aumento.
Il mercato immobiliare italiano, inoltre, resta sempre piuttosto attraente agli occhi degli investitori stranieri. Sono molte le richieste provenienti dall’estero, forse perché si intravedono buone possibilità di rivalutazione negli anni a venire.
Il periodo post pandemico e cosa aspettarsi per il resto del 2023
L’andamento dei prezzi delle case in vendita, lo abbiamo detto, è legato a diversi fattori.
Gli incentivi sulle ristrutturazioni, ad esempio, hanno sicuramente contribuito alla crescita del trend immobiliare degli ultimi tempi.
Il fatto che ora vi sia una progressiva diminuzione di tali incentivi, cui corrisponde peraltro un aumento dei prezzi dei materiali e della manodopera, indubbiamente crea un rallentamento.
Inoltre, bisogna considerare le conseguenze del boom immobiliare registrato subito dopo l’emergenza sanitaria dovuta al Covid. Di fatto, la quantità notevole di compravendite che c’è stata, in un altro contesto si sarebbe distribuita su un arco di tempo più ampio. E’ come se le vendite si fossero tutte concentrate in un periodo più ristretto, dando poi origine, inevitabilmente, ad un momento di flessione.
Ci si può aspettare, in questo momento, che reggano molto bene gli immobili di lusso, con un mercato sempre vivace.
Per tutti gli altri immobili, invece, è facilmente intuibile che ci sarà un periodo di incertezza che spingerà molte persone a rimandare gli investimenti.
E cosa potrebbe funzionare meglio, tra compravendite e locazioni? E’ probabile che queste ultime, come avevamo già raccontato nel nostro approfondimento aumento prezzo degli affitti, faranno registrare un andamento in crescita. Sia per quanto concerne l’aumento della domanda, sia per quel che riguarda i prezzi di affitto.
Complessivamente, possiamo dire che circa il 35% degli addetti ai lavori del settore immobiliare prevede un trend leggermente negativo per il 2023, rispetto al 2022.
Un altro 30% degli intervistati, però, ritiene che l’anno 2023 potrebbe essere molto simile al precedente, quindi con un andamento più o meno stabile.
Per finire, un’ultima considerazione circa la tipologia di case più vendute. Stando agli studi effettuati, gli appartamenti più richiesti sono i trilocali: una sorta di giusto compromesso tra le case molto piccole e quelle troppo grandi e costose. Anche per l’anno in corso si prevede che i trilocali continueranno ad essere quelli più acquistati dagli italiani.
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